Il coaching si inquadra nell’ambito delle relazioni di aiuto rivolte alle persone, intese come individui singoli o parte di un team. Il significato della parola Life Coach é: consigliere di vita, cioè chi sostiene una persona fornendole il proprio aiuto e la propria competenza, per contribuire all’individuazione e al raggiungimento di determinati obiettivi e del suo benessere psicofisico.
Il life coach è quella figura professionale che ti permettere di crescere e migliorare.
Esattamente come per il corpo, anche la mente ha bisogno di essere allenata perchè rimanga in forma. Questo stimolerà nell’individuo la voglia di essere un soggetto attivo, la voglia di fare, mettersi in gioco e raggiungere gli obiettivi prefissati.
La funzione del Life Coach e spingere e puntare a migliorare le qualità e le caratteristiche della persona.
Quando non ti senti motivato, hai paura di fare scelte, quando il timore di non riuscire supera tutto il resto, ecco che è il momento giusto per iniziare a seguire un percorso con un life coach.
Tutti possiamo passare dei periodi della nostra vita in cui ci sentiamo pressati dal quotidiano, dalla frenesia e competitività dell’ambiente esterno. Tutto ti può sembrare grigio e quindi non riesci ad essere lucido ed a impegnarti a dovere, ecco che può arrivare in tuo supporto il life coach.
Il life coach è una figura importante, perché riesce a creare in te degli stimoli che da solo non riusciresti a trovare.
Pizzica quella parte celebrare più nascosta e più “timida”. Ti fa capire cose che da solo non riesci a capire, ma non per mancanza di intelligenza, ma per mancanza di stimoli e fiducia che hai verso di te.
Approccio professionale
- Ascolto attivo e contestuale
- Discovery Questioning
- Gap Bridging
- Laser Informing
- TruthSaying
- Nessi logici
- Pensiero positivo
- Efficacia personale e attribuzioni causali
- Idee bloccanti
1. Ascolto attivo e contestuale
Non c’è relazione senza ascolto. Ecco perché l’ascolto attivo è la base per una buona attività di coaching. Un’efficace abilità di ascolto, non solo con leorecchie ma anche con tutto il proprio essere, permette di condurre sessioni efficaci. A questa tecnica di coaching si affianca anche un’altra pratica, che fa sempre parte dei requisiti della conversazione, chiamata “ascolto contestuale”, dove cioè l’attenzione del coach è focalizzata sul quadro d’insieme in cui si svolge la sessione (ambiente, cultura, situazione).
2. Discovery Questioning
La capacità di fare domande rappresenta un metodo molto efficace per generare nell’altro pensieri produttivi, per far progredire la conversazione in un processo di scoperta capace di stimolare risposte creative e produttive.
3. Gap Bridging
Hai mai sentito parlare di obiettivi SMART? Si tratta di un acronimo che sta per Specific (specifico), Measurable (misurabile), Achievable (raggiungibile), Relevant (rilevante), Time based (riferimento temporale). Grazie a questa tecnica di coaching è possibile aiutare il cliente ad identificare sia la situazione attuale sia ciò che auspica per il futuro, definendo in maniera precisa dove vuole arrivare superando così il divario (GAP) esistente.
4. Laser Informing
Si tratta di un messaggio molto succinto e mirato (laser) che ha come scopo quello di indurre un cambiamento nel cliente (shift). In questo modo il coach comunica quello che non è percepibile o chiaro al cliente o una discrepanza tra quelle che sono le intenzioni dichiarate ed il comportamento del cliente. Diventa una richiesta impegnativa di cambiamento.
5. TruthSaying
Modalità che il coach utilizza per fornire al coachee informazioni obiettive, franche ed oneste. In questo modo il coach aiuta il cliente a realizzare la discrepanza fra ciò che dice e ciò che fa, oppure qualcosa che il cliente non dice o non vuole ammettere oppure qualcosa che la persona non è in grado di vedere.
6. Nessi logici
Aiutano a stabilire un legame tra i vari elementi menzionati durante un’interazione di coaching. Dal momento che ci sono tante cose diverse di cui parlare o da prendere in considerazione, un nesso può fornire un chiaro elemento unificatore dell’insieme.
7. Pensiero positivo
Il coach deve utilizzare il linguaggio positivo per intervenire nelle modalità espressive del clienteal fine di influenzare positivamente anche i comportamenti.
8. Efficacia personale e Attribuzioni causali
Il coach ha il compito di aiutare il cliente ad alimentare la percezione dei suoi punti di forza e della sua efficacia. Ciò avviene facendolo lavorare sulle spiegazioni e giustificazioni che attribuisce ai risultati.
9. Idee bloccanti
In una relazione di coaching è importante rimuovere le barriere derivanti dalle idee bloccanti, cioè quelle opinioni stabili che gli individui hanno su se stessi e sul mondo e che costituiscono i principi in base ai quali si attribuiscono senso e significato alle esperienze.