Educare attraverso gli spazi, ridefinendoli e riorganizzandoli, perchè siano calabili sui bisogni di tutti i membri del nucleo familiare, siano essi adulti o bambini.

Negli anni di lavoro mi sono reso conto di quanto lo spazio abbia un peso importante rispetto alla gestione educativa di un minore. I luoghi, il contesto all’interno del quale cresciamo ha una ricaduta importante sul tipo di relazione che si costruisce nel rapporto genitore figlio. Ed allo stesso modo esso si può rendere facilitatore o ostacolo durante un intervento educativo. In una società che massimizza l’uso degli spazi gli ambienti della casa sono sempre più piccoli e sempre meno calati sui bisogni dei nostri figli. Per un bambino è fondamentale riconoscere gli spazi, sapere dove e come potersi muovere all’interno dell’ambiente casalingo. Per fare questo è importante ritagliare uno spazio che possa fungere da sua confort zone, che possa sentire come sua e dove possa affrontare il momento del gioco, della lettura, dello studio, della rabbia, della noia o della tristezza, con la massima serenità. Molte discussioni, molti scontri o momenti di capriccio, derivano dall’assenza di definizione degli spazi. La possibilità di “possedere” uno spazio è un fattore importante in relazione ai livelli di serenità e tranquillità del minore e conseguentemente dell’adulto. Aiuta a garantire una maggiore capacità di orientamento all’interno dell’ambiente, dando maggiori strumenti di controllo al bambino e favorendo lo sviluppo di un pensiero strutturato, che poi sarà in grado di utilizzare anche nelle esperienze che vivrà all’esterno dell’ambiente casalingo o familiare. Imparerà a confrontarsi con i confini e sarà aiutato a comprendere e tollerare meglio l’intervento dell’adulto, che potrà avvalersi di una cornice più chiara e definita.

Negli anni mi sono occupato della progettazione di strutture residenziali ed educative che accogliessero bambini, ragazzi o interi nuclei familiari. Col supporto di architetti mi sono occupato direttamente della progettazione degli ambienti interni ed esterni a tali strutture, definendo ed organizzando gli spazi in chiave educativa e pedagogica, prestando la massima attenzione alla creazione di luoghi che potessero rispondere ai bisogni degli adulti come dei minori che li avrebbero vissuti.

Si tratta quindi di un intervento che si realizza presso il domicilio e che deve prevedere:

  • Osservazione dello spazio
  • Comprensione delle dinamiche familiari
  • Osservazione e comprensione delle dinamiche di utilizzo degli ambienti
  • Coinvolgimento di tutti i mebri del nucleo familiare
  • Definizione del bisogno
  • Costruzione partecipata della rimodulazione dell’uso degli spazi

Questo tipo di consulenza, se ritenuto opportuno, può essere utilizzata anche all’interno di un percorso di Consulenza Socio-Educativa.