Credo la mia professione debba basarsi sulla capacità di entrare in relazione con l’altro, prima ancora che si pretenda di entrare in una relazione educativa. E necessario poter avere delle esperienze di vita che ti permettano di riuscire a comprendere i Codici comunicativi di chi hai di fronte, per poter trasmettere chi sei e cosa vuoi fare.

Credo che ognuno di noi sia diverso e che ogni diversità vada rispettata, accolta e compresa, per poter strutturare un percorso che possa essere il più possibile calato sulle capacità, possibilità e sugli obiettivi dell’altro. Per questo ogni intervento dev’essere costruito in base alle caratteristiche della persona che hai di fronte, in quanto non ritengo sia possibile affrontare questa professione con pacchetti preconfezionati o dettati solo in base ad approcci teorici.

La relazione ritengo debba basarsi sulla capacità di ascolto, sulla capacità di confronto e su una vicendevole messa in discussione dei propri schemi mentali.

Una buona relazione educativa parte da una totale assenza di giudizio da parte del Professionista e dalla disponibilità di condivisione ed apertura da parte del cliente.

La capacità di creare un contatto empatico permette di collegarsi con la capacità di resilienza che è insita in ognuno di noi.